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Come scegliere l’impianto fotovoltaico? 6 punti chiave da tenere in considerazione

L’impianto fotovoltaico deve essere “cucito” sul fabbisogno dell’utente: ecco 6 suggerimenti per fare la scelta giusta.

Sempre più persone al giorno d’oggi stanno valutando di installare i pannelli solari a casa propria per ridurre le bollette e abbattere i costi dell’energia, ma come scegliere l’impianto fotovoltaico tra tutti quelli proposti sul mercato, che soddisfi appieno gli obiettivi dell’utente? A cosa bisogna fare attenzione?

Le variabili in gioco

Quando si valutano le offerte delle compagnie del settore, numerosi sono i fattori da tenere in considerazione per sapere come scegliere l’impianto fotovoltaico adatto alle proprie esigenze, a partire dal numero di moduli di cui si ha bisogno e della loro qualità, dalle risorse finanziarie di cui si dispone, fino alla manodopera necessaria per la messa in posa.

Un sistema ad energia solare collegato alla rete ha due componenti principali: i pannelli fotovoltaici stessi, che utilizzano la luce solare per generare elettricità, e un inverter, che converte l’elettricità in una forma che può essere utilizzata in casa. Alcuni includono anche un sistema di monitoraggio che consente di vedere quanta potenza si stia creando e utilizzando in un dato istante.

Grazie poi agli impianti di accumulo, i proprietari possono valutare anche l’integrazione delle batterie nei loro sistemi.

Tutti questi fattori incidono su come scegliere l’impianto fotovoltaico in modo che sia efficiente e tarato sui propri bisogni, quindi prima di effettuare l’acquisto è bene valutarli a fondo per non incorrere in spiacevoli sorprese.

Misura e taglia

Come un abito su misura, anche per scegliere un impianto fotovoltaico occorre un sarto, in questo caso un tecnico, che possa calcolare quale sia la portata di cui si ha effettivamente bisogno.

La prima analisi tuttavia può essere fatta direttamente sulle proprie bollette. Sarà quindi sufficiente raccogliere le fatture degli ultimi 12 mesi per sincerarsi di quale sia la media oraria annuale di kiloWatt che la propria abitazione consuma. Questo perché l’uso dell’energia elettrica non è costante, ma varia a seconda delle stagioni e dei dispositivi di cui si fa uso: non è detto infatti che case con la stessa metratura abbiano lo stesso consumo energetico, perché in una potrebbero essere installati condizionatori o elettrodomestici energivori mentre nell’altra abita un gruppo familiare più ristretto, e così via.

A questo punto, una volta ottenuta una media mensile, si potrà capire di quanti kWh si necessita ogni giorno e, dividendo il consumo giornaliero per le ore di luce a disposizione si ottiene il kilowattaggio da coprire.

Radiazione luminosa

Un altro fattore da considerare per scegliere un impianto fotovoltaico è quello di verificare quali e quante siano le ore di luce massima che colpisce l’area dove vorremmo installare i pannelli, meglio se esposti a sud o a est.

Ovviamente questa caratteristica varia a seconda del clima e della latitudine in cui ci si trova, oltre a eventuali ostacoli che si frappongono tra i raggi solari e la superficie in questione.

Esistono opportune tabelle che indicano le ore di luce in una determinata zona, ma bisogna tenere in considerazione anche fattori ambientali o antropici che potrebbero interferire con l’irraggiamento durante l’arco della giornata (ad esempio alberi, vegetazione, edifici circostanti).

La scelta del pannello

Un altro step importante su come scegliere l’impianto fotovoltaico è il pannello stesso. Alcuni parametri entrano in gioco in questa fase: produzione, durata e qualità.

L’energia elettrica prodotta dai moduli, infatti, dipende da numerosi fattori come la potenza massima, l’efficienza di conversione, il coefficiente termico. A questo si aggiunge anche la garanzia da parte del produttore e l’assicurazione in caso di malfunzionamento o deterioramento precoce, che devono necessariamente coprire i 25 anni di vita media di un impianto.

Un pannello di buona qualità e dimensionato appositamente per il vostro tetto darà pochissimi problemi, generando tutta l’elettricità dichiarata nel manuale di istruzioni per almeno due decadi.

La scelta dell’inverter

Il compito di un inverter in un impianto fotovoltaico è quello di convertire l’energia solare in energia elettrica di uso quotidiano, trasformando la corrente continua (DC) in corrente alternata (AC).

Esistono fondamentalmente due tipi di inverter: inverter di stringa e microinverter.

Gli inverter di stringa sono l’opzione più economica per i sistemi solari, ideali quando l’impianto sia installato in condizioni di produzione ottimali, anche se i microinverter garantiscono una resa maggiore.

Leggi anche: Ecco cos’è l’inverter solare, il cuore dell’impianto fotovoltaico

La scelta dell’installatore

Quando si tratta di capire come scegliere l’impianto fotovoltaico, un aspetto fondamentale da valutare riguarda l’installatore.

Bisogna sempre affidarsi a ditte che possano fornire certificati, licenze e referenze attestanti la loro serietà e specializzazione. Per le villette e il fotovoltaico residenziale una garanzia rimane Fotovoltaico Semplice, leader di questo settore.

Anche i servizi aggiuntivi che rientrano nel prezzo di installazione dell’impianto possono aiutare nella scelta: un buon installatore, infatti, diverrà un punto di riferimento in cui si nutrano dubbi o si verifichino guasti o malfunzionamenti, e quindi deve avere comprovate esperienze sul campo per venire incontro a qualsiasi evenienza.

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