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Quando conviene installare un impianto fotovoltaico?

In quanto tempo si ammortizza la spesa di un impianto fotovoltaico? E a cosa bisogna prestare attenzione quando si sceglie di passare all’energia solare?

Tra crisi energetica, rincari delle bollette, minacce di ulteriori rialzi del prezzo dell’energia, decidere di investire su un impianto fotovoltaico per la propria abitazione sta diventando un’opzione non trascurabile per i risparmiatori italiani.

Ma qual è il momento migliore per farlo? E conviene sempre? Quali sono i parametri da valutare prima di installare un impianto fotovoltaico sul tetto di casa propria? Le risposte a queste domande non sono così scontate, anzi, prima di fare un investimento di questo tipo bisogna sedersi a tavolino e valutare i pro e i contro di una scelta che può effettivamente fare la differenza nelle proprie tasche.

I tempi di rientro dell’investimento

Un primo fattore da analizzare quando si tratta di installare un impianto fotovoltaico è quello di calcolare i tempi di ammortizzamento dell’investimento.

Al netto delle detrazioni fiscali che oggi permettono di avere forti sconti sull’acquisto e sulla manodopera di installazione di impianti a energie rinnovabili, in media un impianto fotovoltaico si ammortizza in una decina d’anni.

Recentemente, tuttavia, la crisi dell’energia e la difficile situazione geopolitica, hanno fatto alzare anche quest’asticella, tanto che secondo un’indagine di Altroconsumo, chi installa oggi un impianto fotovoltaico potrebbe ripagare l’investimento effettuato solo tra 15-20 anni, ossia all’incirca dopo più della metà di vita dei pannelli.

Come ottenere il massimo risparmio dall’impianto fotovoltaico

Considerando quanto detto sin qui, ecco alcuni consigli per massimizzare i risparmi derivanti dall’investimento e soprattutto rientrare nel più breve tempo possibile delle spese.

  • Approfittare di Ecobonus o bonus casa al 50% e, dove possibile, del Superbonus 110%, come lavoro trainato.
  • Farsi fare più preventivi: a differenza di quanto si possa pensare, il mercato del fotovoltaico si fa di anno in anno sempre più competitivo, sia in termini di prodotti offerti che di servizi integrati. La concorrenza, unita alla convenienza dell’energia solare, fa sì che le offerte vengano sempre più dimensionate in base alla domanda, così l’utente può valutare liberamente quello che conviene maggiormente al suo stile di vita e di consumi.
  • Stimare accuratamente il consumo dell’abitazione, tenendo presente che un impianto fotovoltaico è maggiormente indicato per chi necessita tra i 2500 e 9 3000 kWh annui.
  • Approfittare, qualora possibile, dello scambio sul posto in modo da non sprecare l’energia prodotta dal proprio impianto fotovoltaico. Con questo meccanismo è infatti possibile cedere al Gestore dei Servizi Energetici nazionale l’energia non consumata in cambio di kWh negli orari in cui l’impianto non produce a un prezzo minore.
  • Cercare di sfruttare maggiormente le ore di sole in cui l’autoproduzione è in positivo, quindi impiegando le ore centrali della giornata per azionare gli elettrodomestici o gli apparecchi elettrici che consumano di più.
  • Scegliere un impianto fotovoltaico appropriato alle esigenze del nucleo abitativo e valutare la possibilità di installare anche un impianto di accumulo che, sebbene inizialmente oneroso, permette di massimizzare i risparmi.

L’importanza della progettazione per un risparmio effettivo

La parola d’ordine quando si tratta di installare un impianto fotovoltaico è dimensionamento.

Per far sì che l’investimento sia davvero opportuno, infatti, si deve essere sicuri di quanto si consuma e in quanto tempo si ammortizzerà la spesa, altrimenti il rischio è quello di non rimanere soddisfatti della propria scelta.

Ecco perché bisogna sempre affidarsi ad aziende solide e sicure, che aiutino l’utente a esaminare accuratamente la situazione energetica dell’abitazione prima di procedere alla messa in opera dell’impianto fotovoltaico.

Per fare un esempio, un impianto da 3 kW, ideale di solito per una famiglia di 4 persone, si ripaga nel giro di 10-12 anni, a patto che almeno un quarto dell’autoconsumo sia intorno ai 3000-3500 kWh.

Se si consuma di meno, i tempi di ammortamento si dilatano, con il rischio di andare incontro all’usura dei componenti dell’impianto e un’effettiva perdita in caso di scadenza della garanzia sui pannelli.

Impianto fotovoltaico, quando e quanto conviene?

Il mondo dell’energia di domani sarà in mano alle risorse rinnovabili, quindi approfittare degli ecoincentivi oggi a disposizione dei piccoli investitori permette di prendere questa decisione con più facilità.

I risparmi in bolletta sono subito evidenti, si stima che dai 1200 euro annui si passi a meno di 800, cifra che scende ancora di più nel caso sia presente un impianto di accumulo.

Tuttavia, come abbiamo detto, va fatta un’analisi puntuale dei consumi, del dimensionamento, della disponibilità di superficie e dell’esposizione con cui si possono installare i propri pannelli fotovoltaici per essere sicuri di ottenere il massimo risultato con la minima spesa.

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