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Pannelli solari e grandine, come difendersi?

Ecco come mettere al riparo l’impianto fotovoltaico anche contro grandine intensa e forti precipitazioni, evitando di spendere un occhio della testa per le riparazioni.

Questa estate, al nord Italia, le precipitazioni improvvise e abbondanti hanno portato con sé un problema latente che con il diffondersi del fotovoltaico si fa sempre più attuale: pannelli solari e grandine, come evitare che questo fenomeno naturale distrugga l’impianto?

Sebbene in caso di vere e proprie calamità naturali non ci siano strategie in assoluto vincenti per tutelare i moduli solari, se non le coperture rigide, si possono mettere in pratica una serie di accorgimenti per limitare o evitare del tutto che la grandine distrugga i pannelli fotovoltaici.

Pannelli solari e grandine, quanto è resistente un modulo fotovoltaico?

Quando si parla di pannelli solari e grandine è doveroso fare una distinzione tra quelli termici, che producono quindi acqua calda sanitaria, e quelli fotovoltaici.

La struttura dei primi, in effetti, li rende tendenzialmente più fragili e soggetti a danneggiamenti più cospicui in caso si verifichino grandinate intense o con chicchi di grandi dimensioni.

I pannelli fotovoltaici, invece, presentano una superficie di vetro temperato con uno spessore che si aggira intorno ai 3,2 – 3,5 cm, abbastanza per reggere ai colpi di una grandinata lieve, ma insufficiente di per sé se dal cielo piovono chicchi di ghiaccio di dimensioni di palle da golf o da tennis, come si è verificato recentemente in Italia.

Tuttavia oggi i produttori non si limitano a coprire le celle fotovoltaiche con il vetro, ma lo rivestono con delle pellicole e fogli di film plastico che rendono la struttura più resistente e capace di ammortizzare gli urti.

Il test di resistenza alla grandine

pannelli solari e grandine

Proprio per ovviare al problema della resistenza meccanica a precipitazioni gravose, oggi tutti i fornitori provvedono a sottoporre i loro moduli a test di stress che simulano grandinate anche eccezionali, con incidenza di caduta dei chicchi a 90°, evenienza che normalmente non si presenta dal momento che i pannelli sono sempre inclinati di circa 30° rispetto alla perpendicolare.

In generale, la maggior parte dei pannelli solari oggi risponde alla classe di resistenza alla grandine HW3, il che significa che mantengono intatta e inalterata la loro efficienza anche quando sono colpiti da sfere di ghiaccio con diametro pari a 3 cm.

C’è da dire che i fenomeni più intensi si verificano solitamente solo in piccole aree e che quindi la probabilità di rottura o danneggiamento per grandine è meno frequente di quanto si possa pensare.

Pannelli solari e grandine, come proteggersi al meglio

La prima considerazione che si può fare è quella di scegliere sin dall’inizio dei pannelli fotovoltaici con la più alta classe di resistenza: ad esempio quelli in silicio mono o policristallino, con classificazione UL61730 e rating di impermeabilità IP68 sono i più solidi contro le rotture meccaniche.

In seconda battuta, è necessario calcolare bene l’angolo di inclinazione con cui vengono installati sul tetto: forti pendenze, infatti, migliorano nettamente la resistenza agli urti delle precipitazioni che cadono dall’alto, facendo scivolare via pioggia, grandine o nevicate. Naturalmente questa accortezza deve essere presa tenendo conto anche dell’esposizione alla luce del sole. Ancora meglio sarebbe installare impianti che consentano di variare l’angolo dei moduli attraverso motori e leve meccaniche.

Ancora, esistono delle coperture apposite che possono essere applicate sui pannelli per migliorarne la resistenza, disperdendo o attutendo la forza dell’impatto.

Se i casi di forti grandinate aumentano, si può anche decidere di installare una rete di sicurezza al di sopra dei pannelli, che trattenga e respinga i chicchi più grossi.

Infine, la soluzione migliore per mettersi al riparo da potenziali e ingenti spese è quella di stipulare sin da subito un’assicurazione contro eventi climatici avversi.

Pannelli solari e grandine, cosa fare quando il danno è fatto

Nello sfortunato caso in cui il nostro impianto solare sia danneggiato da una violenta grandinata, bisogna prima di tutto staccare l’alimentazione al sistema, in modo da evitare sovraccarichi, cortocircuiti o altri problemi di natura elettrica.

Appena possibile, bisognerà quindi procedere a un’attenta ispezione visiva della superficie dei pannelli, alla ricerca di possibili crepe, schegge di vetro e altri segni di danneggiamento. Per farlo in tutta sicurezza è sempre preferibile chiamare dei professionisti che con appositi strumenti possono individuare anche il minimo difetto delle superfici.

Una buona pratica è quella di documentare quanto più dettagliatamente i danni rilevati, così da poter fornire informazioni esatte all’assicurazione o al fornitore: in alcuni casi, infatti, la garanzia copre i primi anni di vita dell’impianto.

Si potrà infine procedere alla sostituzione dei moduli o alla riparazione delle parti che sono danneggiate in modo lieve: questa operazione deve sempre essere affidata agli specialisti.

Una volta risolto il problema si potrà dunque riconnettere i pannelli alla rete e verificare che tutto il sistema funzioni correttamente.

Ricordiamo che il ripristino di un impianto solare fotovoltaico interamente o parzialmente danneggiato richiede grande competenza e interessa la sicurezza di tutti. Da evitare quindi il fai da te o l’improvvisazione per evitare di acuire i problemi derivanti da pannelli solari e grandine.

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